Dicembre, il mese con le giornate più corte… poca luce, pochi colori nel bosco e nel giardino. Ma ci sono essenze, coltivate o spontanee, che ci donano fiori e bacche e tutto sembra più vivo.
Nel giardino, la nandina spicca con i suoi grappoli di bacche rosse. Sono uno spettacolo, insieme alle foglie persistenti che sono anch’esse rossicce.

Poco oltre, nel mio giardino, il nespolo orientale è carico di grappoli fioriti. Tanti piccoli fiori bianchi illuminano il fogliame persistente: belle foglie coriacee di un bel verde lucido nella pagina superiore. Ci sono anche foglie giovani, più chiare e ricoperte da una peluria che le protegge dal freddo.

Nel bosco è una piacevole sorpresa vedere i rami dell’evonimo carichi dei frutti rosati e aranciati. Per la loro forma vengono detti “berretta del prete”.

Nel sottobosco, il pungitopo non è da meno con le sue foglie persistenti di un verde scuro, con un’unica spina al vertice e le bacche tonde e rosse. C’è anche l’agrifoglio, albero a crescita lentissima, anch’esso ricoperto di bacche rosse, simbolo del Natale.

Foglie e frutti del pungitopo

Tornando al giardino, se si ha l’accortezza di piantare ciclamini, ellebori, iberis non mancheranno mai i fiori, nemmeno a dicembre e a gennaio, i mesi più freddi e bui. Buone fioriture!

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