Ci sono alberi che hanno fretta di fiorire, e nel cuore dell’inverno già sono pronti. Non aspettano i primi tepori primaverili, non si lasciano intimorire dal gelo. Sono quegli alberi che affidano la fecondazione al vento, le piante anemofile.
Nella natura tutto è meraviglioso, tutto è organizzato alla perfezione.
Per queste piante è importante fare in fretta, preparare i fiori prima che spuntino le foglie sugli alberi, in modo che il vento possa correre indisturbato e trasportare sulle sue ali il polline fino a fargli incontrare i fiori femminili. Si affidano al vento non solo alberi, ma anche piante erbacee.

amenti di nocciolo

Osserviamo il nocciòlo. I fiori maschili, che producono il polline, sono riuniti in “codine” che si chiamano amenti, e sono liberi di ondeggiare ad ogni soffio di vento.
I fiori femminili, invece, piccoli e per nulla vistosi, sono appiattiti sul ramo. Sbocciano insieme ai fiori maschili, sulla stessa pianta.
Non è necessario che i fiori femminili siano profumati o abbiano un aspetto appariscente, come succede invece ai fiori che vengono impollinati dagli insetti, e che quindi devono attirarli. Non producono nemmeno il nettare, molto gradito agli insetti. E’ importante invece che siano ben fissati al ramo, protetti, in modo che una volta fecondati siano al riparo, non vengano sbattuti dai venti gelidi, appesantiti dalle nevicate. Nel silenzio dell’inverno cominceranno già a formare i frutti.

amenti di nocciolo

A dicembre e a gennaio si possono già osservare gli amenti in formazione. Quando saranno maturi si vedranno più allungati, aperti, più gialli.
Non si notano a prima vista, eppure io li trovo così belli, decorativi, forieri di un grande messaggio: la vita continua, si riprende anche quando siamo avvolti nel gelo, nelle giornate corte.
Il bosco non ha paura di rifiorire!
Passeggio nel bosco e mi lascio contagiare dal suo incredibile ottimismo.

N.b.: se vuoi approfondire la conoscenza delle piante anemofili, puoi sapere che lo sono ad esempio le erbe della famiglia delle graminacee e alberi come le querce, i castagni, i nocciòli, le betulle, il noce, e le conifere (pini ed abeti).

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