Il presepe gigante di Marchetto

Ritorna ogni anno come una piacevole consuetudine il presepe gigante nato nella frazione Marchetto, ma allestito ormai da alcuni anni nel centro storico di Mosso Santa Maria.

Pur nella loro semplicità  le figure, realizzate in cartapesta e rivestite con vecchi abiti, creano un immaginario fiabesco e riportano all’atmosfera dei tempi passati, intima e raccolta.
Nella piazza ci imbattiamo nel mercato, con bancarelle e venditori, in uno spettacolo di burattini, con i bambini seduti in prima fila con lo sguardo concentrato e rapito, e nel fisarmonicista che accompagna alcune coppie di ballerini al suono di un valzer; una coppia di vecchierelle, con la sporta sotto il braccio, si ferma per scambiare due chiacchiere, mentre dall’altro lato il fotografo ambulante, nascosto sotto il telo nero, immortala una coppia vestita per la festa.

  

  

Lungo le strette vie ci sono poi le botteghe del sarto, del calzolaio, delle ricamatrici, del vinaio, del panettiere. Non può mancare l’osteria, dove c’è  chi si scalda attorno al fuoco, chi mangia qualcosa e chi beve un bicchiere in compagnia.

  

C’è la scuola, con i piccoli banchi e la lavagna,  i bambini nel grembiulino rosa o azzurro e la suora che insegna.
C’è la cooperativa, con i suoi pochi prodotti in vendita: farina, zucchero, (qualcuno si ricorderà  della carta da zucchero, di un blu particolare, in cui veniva avvolto quel poco di zucchero che si poteva comprare), le sognate caramelle …

 

Si vede anche l’interno di una casa, con la mamma che prepara la cena, la bimba che gioca e la nonna in un angolo che fila. E poi la veglia nella stalla, quando si raccontano le storie accanto alla mucca.

   

Alla fine del percorso si raggiunge un prato, innevato in questo inverno freddo,  dove si incontrano i pastori con le pecore; in un angolo, un pastore dorme rannicchiato nel suo tabarro, sotto un ombrello a fargli da riparo. C’è chi prepara le caldarroste, chi cuoce il mais, chi prepara il succo di mela…

A percorso finito si esce e si ha l’impressione di aver fatto un viaggio nel tempo. Per me, che ho visto questi ambienti nella casa della nonna, è un po’  come ritornare bambina.

Grazie ai volontari che lavorano diversi mesi all’anno per costruire e riparare i personaggi, trovare indumenti e suppellettili, ripensare gli ambienti per regalarci ogni anno questo piccolo sogno!

Nel Biellese, a Mezzana Mortigliengo, c’è un ecomuseo interessante: è la ricostruzione di una casa di inizio Ottocento in cui puoi immaginare che vivessero i personaggi che hai trovato qui. Ne scrivo in questa pagina.

2 commenti

  1. Sempre carino e suggestivo il presepe di Marchetto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *