Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi

La mostra comprende oltre 120 capolavori raccolti da Vittorio Sgarbi e dalla madre, Rina Cavallini, alla quale è dedicata. Si tratta di opere realizzate dal Quattrocento alla fine dell’Ottocento, acquistate nelle aste di tutto il mondo.

Rappresentano le principali “scuole” artistiche italiane: romana, toscana, lombarda, veneta, marchigiana.
Tra gli artisti, Nicolò Pisano,Lorenzo Lotto, il Guercino, Artemisia Gentileschi, Hayez e tanti altri.

Le opere esposte, pitture e sculture, sono notevoli, dall’aquila in terracotta di Niccolò dell’Arca, al San Sebastiano del Marmitta, alla Sacra Famiglia del Pisano. L’allegoria della Pittura di Simone Cantarini colpisce per la raffinatezza; la Cleopatra di Artemisia Gentileschi per la forza e la tristezza;  molte altre opere meriterebbero una menzione.

 

È interessante la descrizione, fatta dallo stesso Sgarbi, di come è nata la collezione, frutto di grande passione e di un’intensa collaborazione con la madre che batteva le case d’asta per acquisire i preziosi dipinti.

Per me è un’emozione ammirare i capolavori della pittura, osservare da vicino la pennellata dell’artista, i tocchi d’ombra, le luci, la perfezione di uno sguardo o di un panneggio. Immagino la gioia di chi riesce a scoprire un capolavoro che si credeva perduto e riportarlo alla luce!

L’esposizione arriva a Novara dopo altre mete, Burgos, Città del Messico, Cortina d’Ampezzo e Ferrara. Viene ospitata nelle sale del Castello Visconteo  che riapre i battenti dopo dieci anni di restauri. Il castello potrebbe diventare il polo culturale della città, locazione ideale per ospitare mostre, esposizioni, manifestazioni culturali; una mostra, dedicata a Gaudenzio Ferrari, è prevista per marzo 2018.

2 commenti

  1. Gentile signora Daniela,
    ho piacevolmente letto la sua recensione sulla mostra di Vittorio Sgarbi a Novara e la ringrazio per il suggerimento.
    Spero quanto prima di vedere la mostra.
    La ringrazio e saluto cordialmente.
    Valeria

  2. Daniela Guido

    Grazie Signora Valeria!

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