Incantevoli gigli

Capita a volte, camminando lungo i sentieri di collina e bassa montagna, di poter ammirare fioriture rare e spettacolari.

Tra queste, quelle esuberanti di due gigli. Il giglio di san Giovanni si distingue per un unico fiore su un fusto eretto. Le foglie, strette ed allungate, crescono alterne lungo tutto il fusto, che è privo di ramificazioni.
Il fiore è formato da sei petali vermigli, leggermente più chiari verso l’interno, sottili all’attaccatura. Ha sei stami e un lungo pistillo.

Ce n’è poi un altro simile, il giglio martagone, che si distingue per i fusti ramificati che portano più fiori, fino a venti.
I tepali (sepali e petali uniti) sono di un rosa carico con macchie porpora, incurvati all’insù, fin quasi a toccare il gambo. Lasciano ben esposti gli stami con le grandi antere scure. Ne parlo qui.

Entrambe piante rare, è sempre una piacevole sorpresa trovarle fiorite lungo i sentieri di montagna. E ogni volta spero che non passi nessuno con l’intenzione di strapparle, magari per trasferirle, con esiti sempre nefasti, nel giardino di casa.
Le piante selvatiche stanno bene lì dove sono nate, superando ogni avversità, solo con la loro energia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *