Ci sono fiori spontanei che eguagliano per forma e colore l’intensità e le dimensioni dei fiori coltivati. Con un fascino in più: l’aver fatto tutto da soli!
Tra questi, esuberanti nei prati di pianura, lungo le strade, ci sono i papaveri, conosciuti fin da bambina: sono infatti parte di quell’iconografia di cui mi sono riempita gli occhi già alle scuole elementari, con i primi libri di lettura.
Fioriscono in quantità nel mese di maggio e ravvivano il paesaggio, altrimenti brullo, dei campi incolti, delle scarpate ferroviarie, del ciglio di strade ed autostrade.
I loro petali di un rosso vivo sembrano di carta velina, un po’ stropicciati, e si muovono leggeri ad ogni filo d’aria. Creano un piacevole contrasto quattro macchie scure bordate di bianco all’attaccatura dei petali e i folti stami neri.
Sconsigliatissimo raccoglierli, in pochi attimi i petali perdono intensità e si staccano dal fusto. Lasciamoli lì, riempiamoci gli occhi di questo colore che non può che riempirci di gioia ed energia.
Dopo la fioritura si formeranno le belle capsule piene di minuscoli semi scuri, pronti a sparpagliarsi nei campi intorno.
Ma ci sono altre piante spontanee dalla fioritura esuberante. Ai bordi delle risaie si può notare la fioritura dell’iris giallo, detto anche giaggiolo acquatico, che predilige luoghi umidi. Non è molto comune, per cui vederne tanti fioriti insieme è un piacere per gli occhi.
L’iris pseudoacorus può superare il metro d’altezza. Le foglie sono lunghe, piatte, percorse da venature parallele, coriacee, simili a lame di spade. I suoi petali sono di un giallo brillante, inodori.
Vive bene nei terreni umidi, nelle acque poco profonde come appunto le risaie. Si propaga mediante i rizomi sotterranei.
Ai margini dei boschi, in collina, ecco un’altra fioritura vistosa: quella della rosa selvatica. I fiori sono più piccoli, ma ne sbocciano così tanti contemporaneamente da essere notati da lontano. Pianta rampicante, utilizza rami di altre piante per sostenersi, e forma quindi belle cascate fiorite. I suoi fiori delicati hanno cinque petali di colore rosa pallido o più intenso a seconda delle varietà e sono delicatamente profumati. Hanno numerosi stami di colore giallo. I fiori sono molto ricercati dagli insetti.
Questi sono solo alcuni dei fiori spontanei più vistosi, ma ce ne sono tanti altri. Pensiamo alle fioriture abbondanti degli alberi: ciliegi, sambuchi, maggiociondoli, robinie… La natura ci offre tesori inestimabili, se li sappiamo cogliere. Perdersi un po’ ad osservarli ci rasserena e ci ricarica, perché non approfittarne?