Da quanto tempo non sentivo il suo ticchettio dolce e tranquillo? Un anno, forse più. Benedetta siccità!
Osservo il bosco vicino e mi sembra di sentire il canto degli alberi che tornano a dissetarsi e a nutrirsi, dopo tanto digiuno. Anche gli uccellini fanno festa, non la smettono di cinguettare oggi ed è un piacere sentirli.
I piccoli fiori, sbocciati a fatica, riprendono vigore, le foglie si sono finalmente liberate dalla polvere.
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Quante volte siamo stati insofferenti alla pioggia che cadeva per giorni e giorni, in autunno e in primavera, che impediva le scampagnate, che disturbava le gite, che creava disagi tra ombrelli,borse della spesa, vestiti inzaccherati, che riempiva pozzanghere che poi incauti automobilisti ci svuotavano addosso.
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Piove da poco più di un giorno. Le previsioni dicono che smetterà presto e già mi dispiace. Vorrei trattenere tra le dita questa pioggia sottile, chiedere alle nuvole di restare, di donarcene ancora un po’.
Che si riempiano i ruscelli di montagna, i rigagnoli nel bosco, le pozzanghere che riflettono il cielo.
Che ricomincino a cantare le fontane e i torrenti, che si rialzino i livelli dei fiumi e dei laghi.
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Ho visto le foglie sorridere. E tanto mi basta.