Già dal nome si percepisce che il luogo in questione, un centro ippico, è particolare. Si trova a Massazza, in via Casetti 5, dietro il castello che domina dall’alto la piazza, a due passi dalla Baraggia.
Quando si arriva al maneggio, può spesso capitare di essere accolti da un cavallo che si avvicina a passo lento: è Ferrari, il più anziano del gruppo, con i suoi 28 anni. È nato infatti nel 1994 in Svezia. Dotato di un’abilità eccezionale nel salto, venne sfruttato troppo, fino allo sviluppo di disturbi comportamentali e alla conseguente somministrazione di psicofarmaci.
Nel 2010 fu acquistato da una cliente di Antonella che glielo affidò, al fine di dargli uno stile di vita più adatto.
Dopo poco tempo di questa vita libera ed armoniosa, il suo comportamento ebbe un notevole cambiamento, fino a diventare quel caro cavallo che è, docile e amichevole, che si lascia cavalcare e guidare in tutta tranquillità, senza più bisogno di medicine!
Parliamo con Antonella, la proprietaria del maneggio, e restiamo contagiati dal suo entusiasmo.
La cosa più importante per lei è regalare ai cavalli che abitano qui l’opportunità di vivere il più possibile secondo la loro natura, e quindi di:
Non vivere al chiuso: ogni cavallo ha a sua disposizione un box corredato da uno spazio recintato all’aperto. In questo modo può muoversi, restare all’interno o all’aperto, sia di giorno che di notte. I cavalli amano stare anche sotto la pioggia!
Poter interagire con gli altri cavalli. Il cavallo in natura vive in branco. Non è raro vedere due o tre cavalli che si ritrovano per scambiare tra di loro “due chiacchiere equine”. È ormai noto che i cavalli che vivono costantemente in solitudine soffrono a livello psicologico.
Avere a disposizione il cibo tutto il giorno, in modo da potersi sfamare quando lo desiderano. In natura i cavalli vivono brucando l’erba con una certa frequenza. Così non si trovano per lungo tempo con lo stomaco vuoto, fatto che li porterebbe ad avere gastriti, ulcere ed altri disturbi.
Non essere ferrato: in questo modo viene permesso il movimento elaterio che fa il piede, cioè di dilatarsi e restringersi. Con i ferri non potrebbe farlo. Questo aiuta la circolazione, infatti si dice che il cavallo ha cinque cuori, uno nel petto e gli altri nei piedi.
Non essere tosato. D’inverno gli cresce un pelo più lungo e folto, come succede a tutti gli animali liberi, per cui si protegge dal freddo, senza bisogno di essere coperto.
Infangarsi. Il cavallo si rotola volentieri nelle pozze fangose, lo fa per proteggersi dalle punture degli insetti. Prima di essere sellato per una cavalcata, viene spazzolato.
Per permettere tutto questo, occorre allontanarsi dal nostro modo di pensare: vorremmo che un cavallo stesse al caldo, all’asciutto, ben pulito e tosato, coperto quando fa freddo, così come facciamo noi. Ma non è questo il meglio per lui. Occorre capire qual è la priorità: la prestazione, l’aspetto o il benessere del cavallo?
Un cavallo che vive in modo adatto alla sua natura è docile, sano e vive a lungo. La sua aspettativa di vita è di trent’anni, mentre un cavallo sfruttato a sedici anni è già considerato anziano. È stupefacente la sua capacità di ripresa quando cambia lo stile di vita.
L’avvicinamento al cavallo si può fare a qualsiasi età. Ci sono anche due bei pony che possono essere cavalcati dai bambini.
L’equitazione insegna molto ai ragazzi, soprattutto nell’adolescenza, quando hanno bisogno di affermarsi.
Li aiuta a sviluppare l’autocontrollo, perché nelle varie situazioni bisogna avere l’atteggiamento giusto, non serve arrabbiarsi o perdere la fiducia.
Accresce notevolmente l’autostima, perché non è da tutti essere in grado di guidare un animale di 450 chilogrammi!
Aiuta a sentirsi grandi, perché si vede il mondo dall’alto e si impara a dominare le situazioni.
Insegna ad interagire con l’animale, a capirlo, a rispettarlo. Insegna ad aver cura di lui, a pulirlo, spazzolarlo, sellarlo, dissellarlo, a riordinare l’attrezzatura, con responsabilità.
L’equitazione è quindi “una pratica di buone maniere”, il cavallo è insegnante di educazione.
È possibile, previo appuntamento, in modo gratuito, provare un’esperienza di avvicinamento al cavallo, e poi iscriversi eventualmente ai corsi, di diversi livelli, e alle lezioni individuali o di gruppo, tenuti da Antonella e da altri istruttori esperti.
Con competenza e professionalità, verrà insegnato il modo più corretto per conoscere, gestire e montare il cavallo, partendo dagli inizi e fino alle specializzazioni, ad esempio nel salto.
È possibile approfondire le tecniche di ginnastica per il cavallo, perché impari a portarci nella maniera corretta. Ogni animale ha una parte dominante, ed è possibile imparare a riconoscerlo per aiutarlo a sviluppare la sua forza in modo più equilibrato.
Obiettivo gratificante ma non meno impegnativo è uscire in passeggiata col cavallo. Occorre saperlo gestire con sicurezza, sapersi mantenere in equilibrio, considerare le possibili reazioni che può avere di fronte ad un ostacolo, ad uno spavento.
Per chi vuole aumentare le competenze ed ha un proprio cavallo, che può essere ospitato nelle strutture del maneggio, può imparare ad interagire con lui in modo più profondo mediante un lavoro di approccio etologico, da terra, che permette di codificare un linguaggio comune.
Vi aspettiamo in questo luogo felice, dove ci si trova in un ambiente familiare. Ci si sente liberi di stare con i cavalli, di conoscerli in quanto tali, non come oggetti.
Ci si può intrattenere, prima o dopo le lezioni, negli ampi spazi a disposizione. Ci si può fermare a sfogliare un libro della nutrita biblioteca o a fare due chiacchiere nell’accogliente salottino con le belle volte di mattoni. Nelle belle giornate ci si può intrattenere all’aperto, all’ombra di un albero, sorseggiando una bibita fresca, osservando gli allenamenti, o anche lavorando online.
A farci compagnia, oltre ai cavalli, troviamo due cagnolini e sei gatti affettuosi. Sono ben accetti anche i cani dei visitatori.
Antonella Boffa Ballaran, istruttore Horseman Program e istruttore certificato di 2° livello della Ecole de Légèreté fondata da Philippe Karl, è anche l’autrice del libro “Equidisastro”; la sua lettura ci aiuterà a comprendere meglio il cavallo e gli errori che purtroppo spesso si fanno.
Per info e contatti, consultare il sito internet www.cavallofeliceads.com
Un posto felice, via Casetti 5, Massazza (BI)