Siamo abituati a festeggiare l’inizio dell’estate il 20 giugno, in concomitanza col solstizio, ma la stagione estiva meteorologica inizia il primo giugno.
Quest’anno sembra segnata da condizioni instabili, con diverse precipitazioni, ma la natura segue il suo corso e le fioriture si presentano puntuali all’appuntamento.
Anche quest’anno, in visita ad amici del Canavese, non ho potuto non ammirare la copiosa fioritura di quelle che per me sono le piante indici dell’arrivo dell’estate: fiordalisi, papaveri e camomilla nei campi di grano. Quei pochi in cui ancora non si eccede nell’uso dei diserbanti selettivi che ne impediscono la crescita.
Quest’anno è particolarmente abbondante la fioritura della camomilla. Impossibile non riconoscerla, basta assaporarne il profumo.
Occorre poi osservare i fiori, che in realtà sono infiorescenze chiamate capolini. La parte centrale, formata da minuscoli fiori gialli, è particolarmente alta, ricurva, non piatta come quella delle margherite. I piccoli petali bianchi, le ligule, quando la fioritura volge al termine sono rivolti verso il basso.
Ma che dire del fascino d’altri tempi del fiordaliso, unico per forma e colore? Solo da bambina ne vedevo tanti, poi sembravano spariti. Eccoli ora in tutta la loro bellezza. Anche gli insetti li apprezzano!
Ultimi ma non ultimi, tra i fiori ammirati oggi, i papaveri dai petali sgargianti. Com’è intenso il rosso dei papaveri! Ma i petali, così sottili da sembrare di carta velina, danzano ad ogni leggero soffio d’aria e sono pronti a staccarsi non appena proviamo a coglierli. Lasciamoli lì allora, a dipingere di tocchi accesi i campi di grano, i prati, i bordi delle strade.
E festeggiamo l’arrivo della nuova stagione!
Ne avevo già scritto qui, a proposito di un bel percorso a piedi da Masino a Vestigné.
Grazie al caro amico Domenico per avermi accompagnata in questi luoghi, vicino a casa sua.