Non mi viene di pensare che il lago di Viverone è il terzo lago più grande d’Italia. Sarà perché è così aperto, non circondato da monti, che lo si può avvolgere in un solo sguardo.Eppure si estende per 55 kmq, lasciato dal ritiro di quell’immenso ghiacciaio Balteo cui dobbiamo anche la lunga e piatta collina morenica della Serra, la più estesa d’Europa.
Lo considero un lago “semplice”, vivibile, non troppo preso d’assalto dal turismo, godibilissimo in tutte le stagioni.
D’estate si apprezzano le spiaggette, i bagni nelle sue acque, i campeggi, le passeggiate sul lungolago o nei dintorni, un po’ di vita serale nei locali all’aperto in cui si può ballare.
Ma anche d’inverno, in una giornata soleggiata, è bello percorrere a piedi il lungolago, ammirando all’orizzonte le montagne coperte di neve. E d’autunno è godibile una tappa, magari dopo una camminata tra i vigneti carichi di frutti maturi e ricchi dei colori autunnali. Sono numerosi i sentieri che percorrono le colline circostanti.
È piacevole anche solo consumare uno spuntino o fare un apericena nei vari locali a bordo lago ammirando le luci del tramonto.
Durante un tour guidato vi potranno raccontare di come si allevano i coregoni, tipici pesci del lago. Vi faranno osservare gli uccelli che vi abitano, che sono tanti: cigni, svassi, cormorani, gabbiani, gallinelle, anatre, ciascuno col suo aspetto inconfondibile, con le sue abitudini di vita e di caccia. Anche le piante che crescono nel lago e attorno sono tante, di specie diverse, tra cui le belle ninfee e i fiori di loto. La natura ha uno sviluppo rigoglioso soprattutto nella parte del lago del territorio di Azeglio, dove tra l’altro è vietata la navigazione, proprio per salvaguardare l’ambiente lacustre.
Quello che più mi affascina di quello che è uno dei miei luoghi del cuore sono i riflessi delle sue acque. Il cielo è aperto, vasto, immenso. Le acque del lago, quasi sempre calme, sono uno specchio perfetto. Le nuvole bianche riflesse sembrano pezzi di ghiaccio emergenti dalle acque. I tramonti col cielo sereno tingono il paesaggio di rosso e di arancione, con le loro mille sfumature.
La storia di questi luoghi è millenaria. Nella parte più selvaggia del bacino lacustre ci sono resti di un villaggio palafitticolo risalente all’età del bronzo. Nel Museo delle Antichità di Torino sono conservati reperti preistorici ritrovati qui.
Nelle vicinanze ci sono altri laghi, più piccoli, in uno dei quali è stata ritrovata un’antica piroga. C’è molto da scoprire per gli appassionati! Senza contare che anche solo poche ore trascorse sulle rive di questo lago hanno potere rigenerante.
Note:
– Per chi abita nel Biellese o nel Torinese è una meta vicina, raggiungibile in meno di un’ora.
– D’estate la Società di Navigazione del Lago di Viverone propone gite e aperitivi in battello.
– E’ possibile praticare lo sci nautico ed è consentita la balneazione.
– Durante tutto l’anno è possibile frequentare corsi di barca a vela.
– Interessante è il birdwatching per la presenza di numerose specie di uccelli.