Suggestioni romaniche

Con la loro semplicità, le loro forme e le loro atmosfere le chiese romaniche sanno trasmettere un forte senso di spiritualità. Ci vuole poco, in fondo, per mettere in connessione la terra e il cielo.

Ho partecipato ad un interessante percorso tra le chiese romaniche dell’Astigiano. Sono una trentina, ne abbiamo visitate sei nell’arco della giornata. Ogni edificio mi ha dato emozioni diverse. Ho trovato fantastica la Chiesa di San Secondo di Cortazzone. La si scorge in fondo ad un vasto spazio erboso, sullo sfondo del cielo. 

La parte superiore della facciata in mattoni col campaniletto, aggiunta successivamente

L’edificio è costruito in blocchi di pietra e file di mattoni. La sua presenza è documentata fin dal 1300. Nel corso dei secoli ha subito diversi rimaneggiamenti, tra i quali la sostituzione della copertura a capriate con volte a vela. Nel XVII secolo è stata innalzata la parte centrale della facciata, con la costruzione di un piccolo campanile.
L’ingresso è sormontato da una cornice di conchiglie, simbolo di pellegrinaggio. Due sottili semicolonne ai lati dell’ingresso e una fila di archetti completano la decorazione della facciata.

Mentre il lato nord è quasi del tutto disadorno, a parte gli archetti pensili, il lato sud è molto ricco di decorazioni: intrecci, fregi, fogliame e  viticci; e poi una bella aquila, figure umane e simboli di fertilità. Ci si perde a cercare le varie figure, scolpite con leggerezza ed espressività. Ogni particolare è unico.

San-Secondo-di-Cortazzone-aquila
L’aquila e altre decorazioni

Anche la zona absidale è ricca di decorazioni, prima tra tutte una figura umana che si aggrappa ad uno degli archetti. Le due absidi laterali hanno una monofora, quella centrale ne ha tre. In basso c’è una fascia a denti di lupo in cotto.

Un curioso omino si aggrappa ad un archetto

L’interno, a tre navate, non è meno interessante. Colonne e pilastri alternati, con capitelli scolpiti, sorreggono gli archi di cinque campate. Tra le sculture dei capitelli si notano una sirena, un cerchio, una lepre, scelti per la loro simbologia. Ogni capitello, ogni arco ha la sua storia e mentre li si osserva si percepiscono l’atmosfera, la spiritualità e il silenzio.

Il percorso è stato proposto da Raffaele Pezzo del Centro Armonia di Valgomio ed è stato arricchito dall’esperienza di canto armonico svolta all’interno delle varie chiese.
Il percorso ha compreso anche la visita all’Abbazia di Vezzolano ad Albugnano, di San Giovanni Battista a Berzano, di San Lorenzo a Mombello, di Santa Maria di Cornareto e di Sant’Eusebio a Castelnuovo Don Bosco.

Per ulteriori informazioni:
Centro Armonia di Valgomio  
Turismo in collina  

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