Lo straordinario volume d’acqua che scroscia impetuosa formando cascate crea uno spettacolo imperdibile.
Non siamo molto lontani dall’Italia, basta attraversare l’Adriatico da Ancona e si raggiunge Sibenik. Verso l’interno si raggiunge il Parco Nazionale del Krka. Il fiume scende dalle Alpi Dinariche e dopo un corso di 72 metri sfocia nel mare a Sibenik. Lungo il suo percorso si possono ammirare meravigliose cascate.
Come a Plitvice, anche queste cascate sono un fenomeno carsico. Le acque del fiume hanno infatti scavato un canalone molto profondo nel calcare. Muschi ed alghe, trattenendo il carbonato di calcio, hanno costruito barriere nel letto del fiume, generando le cascate attraverso un lunghissimo processo.
La cascata più imponente è la Skradinski Buk, con 17 salti ed un dislivello di 46 metri.
Più a monte, sotto il Monastero del Krka, c’è la barriera della Roski Slap, in una stretta gola con picchi elevati e alte cascate.
La gola si apre in corrispondenza del lago di Visovac, dalle cui acque emerge l’isola col monastero di Samostan Visovac.
In alcuni tratti il lago è orlato da canneti e macchie di giunchi che offrono riparo a molti uccelli palustri. Lungo le sponde del fiume si estendono foreste di lecci e boschi di querce bianche.
Si possono notare anche mulini ad acqua che un tempo venivano utilizzati per macinare i cereali.
Note: gli ingressi principali per visitare il Parco sono quelli di Skradin e di Lozovac, situati sulle due sponde. Sentieri permettono di ammirare le cascate da punti di vista diversi.
Nel lago inferiore è possibile fare il bagno nella stagione calda.
È possibile pernottare in zona per immergersi nella natura ed apprezzare meglio l’atmosfera del luogo.
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