Albero, come ti chiami?

Com’è divertente scoprire come si chiamano gli alberi che crescono attorno a noi! Abbiamo fatto quest’esperienza un pomeriggio della seconda settimana di luglio con un gruppo di bambini del centro estivo di Piedicavallo Montesinaro.
Per riconoscere un albero ci vuole attenzione, capacità di osservazione e qualche aiuto.
Pochi dei bambini presenti conoscevano già alcuni alberi, merito delle passeggiate fatte per cercare funghi nel bosco con i nonni. Per la maggioranza, soprattutto per chi vive in città, è stata una scoperta.

Bene si presta a quest’attività il Parco delle Ravere, appena fuori paese, da cui parte il sentiero che costeggia il torrente Cervo.
Ed ecco i primi alberi.
Chi riconosce la betulla dalla bianca corteccia? Come sono fate le sue foglie?
Chi sa trovare i semi del faggio? Sono ben nascosti nel piccolo guscio che a maturazione si apre in quattro parti. Qualcuno di noi è riuscito a trovarne per terra qualcuno dell’anno precedente.

frutti del faggio
I frutti del faggio

La bimba più piccola riesce a trovare più noci cadute per terra da un albero che qualcuno avrà piantato… o sarà cresciuto da solo? Sono ancora in formazione, protette dal mallo verde. Le grandi foglie composte del noce se strofinate emanano un aroma intenso.

piccole noci col mallo ancora verde
Piccole noci col mallo ancora verde

I nocciòli hanno già prodotto le nocciole, ancora ben avvolte nelle brattee verdi. Non sono ancora mature, lo saranno tra fine agosto e la metà di settembre.

frutti del nocciolo
I frutti del nocciolo ancora acerbi

Ecco l’acero montano con i semi alati che chiamiamo “elicotteri” perché quando cadono girano su se stessi, ma abbiamo imparato che si chiamano “disamare”.

disamare dell'acero di monte
Disamare dell’acero di monte

Ecco poi un maggiociondolo dalle foglie simili a quelle del trifoglio, ma più grandi; qualcuno l’ha visto fiorito il mese scorso, carico di bei grappoli dorati.

E i frassini? Ce ne sono tanti, i più giovani con la corteccia ancora liscia e i più anziani, con la corteccia molto rugosa. (anche agli alberi vengono le rughe con l’età” 😉 )

Alla fine del nostro percorso ci addentriamo in un boschetto di soli faggi; c’è silenzio qui; per terra non cresce nulla, i faggi non lo permettono.

Sulla via del ritorno, osserviamo ancora un sambuco, una robinia, un abete rosso.
Abbiamo osservato, toccato, annusato, ascoltato. Abbiamo raccolto tanto materiale da portare a casa e osservare ancora con calma.
Oggi nel bosco abbiamo conosciuto nuovi amici!

bambini nel bosco

(Attività svolta il 10 luglio 2019 a Piedicavallo dedicata al riconoscimento di alcuni alberi del territorio. Grazie a Luciana Janutolo per l’organizzazione, agli animatori, ai bambini e ai ragazzi del centro estivo per la partecipazione)

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