Vigevano “Città Ideale”

Nel cuore della Lomellina, Vigevano ci accoglie col suo cuore rinascimentale.

Il suo splendido gioiello, luogo di ritrovo e punto di partenza per una visita della città, è la Piazza Ducale, voluta da Ludovico Sforza. Venne realizzata verso la fine del XV secolo in stile rinascimentale dagli architetti al servizio del Signore di Milano, tra cui il Bramante, e fu pensata per dare lustro alla città e creare un ampio accesso al castello. E’ uno dei migliori esempi di architettura lombarda del XV secolo.
Ampia e fiancheggiata da arcate, ospita numerosi negozi e locali molto frequentati.

Vigevano piazza_particolare
Particolare di uno degli edifici che si affacciano sulla piazza

L’attuale aspetto fu modificato con la costruzione della facciata del duomo, voluta dal Vescovo Caramuel per rimediare all’asimmetria del Duomo rispetto alla piazza. Si tratta di una facciata scenografica, barocca, di forma curvilinea. Si nota facilmente che l’arcata di sinistra permette l’accesso ad una via, e non ad una navata. Sullo sfondo, a destra, si vede la torre-campanile.

Altro elemento importante della città è il Palazzo Ducale o Maschio. Si hanno notizie di un “castrum” già in epoca longobarda.
A partire dalla metà del XIV secolo, Ludovico il Moro ne iniziò la trasformazione, grazie anche all’opera del Bramante. Purtroppo nei secoli il Castello è stato adibito a diversi scopi. Gli affreschi che ne decoravano anche le pareti esterne non ci sono più, ne restano solo alcune tracce. Ne manca anche un’ala e il giardino interno è solo un prato incolto. Ma presenta angoli comunque suggestivi e una visita è senz’altro interessante.
Nelle prigioni, sono toccanti le scritte incise dai prigionieri.

A destra del castello, si può ammirare un elegante loggiato aperto attribuito al Bramante. Da qui all’epoca dei Signori di Milano si praticava l’arte della falconeria.
Il grande cortile del Castello, ampio spazio verde nel quale crescono begli esemplari di ippocastani delle varietà a fiore bianco e a fiore rosso, in piena fioritura in questo periodo, è molto frequentato da famiglie e ragazzi.
E’ possibile visitare l’interessante Museo della Calzatura, arte nella quale da tempo immemorabile eccelle Vigevano. E’ un’occasione per osservare anche lo sviluppo delle calzature nel tempo.

La-Falconiera Vigevano
L’elegante Falconiera

Altri particolari sono degni di ammirazione: la Loggia delle Dame, residenza dedicata a Beatrice d’Este e alle sue dame, la Cavallerizza, nata come maneggio coperto, con le bellissime capriate in legno,  la “Strada coperta”, fatta costruire verso la metà del XIV secolo da Luchino Visconti per proteggere il passaggio dei Signori tra il Castello e la Rocca vecchia, ed infine le Sotterranee.
In alcuni di questi spazi vengono frequentemente proposte mostre d’arte.

E poi viene sera, le luci si accendono illuminando anche la torre del Bramante che sovrasta la piazza. Vien voglia di rifugiarsi in uno dei tanto locali per uno spuntino o una cenetta, tra chiacchiere e risate.
Come sempre, ogni gita è arricchita dall’arte che si ammira, dalle guide che ci accompagnano quando serve, dai sapori che si gustano, dalle atmosfere e dalle percezioni. Ma è importante anche la presenza di amici con i quali condividere le esperienze vissute. E noi insieme, lo devo dire, ci siamo proprio divertiti!

Vigevano la piazza
La piazza con la torre del Bramante, all’imbrunire

Note:
– Abbiamo potuto partecipare alla visita al Castello con Daniele Leccia, guida turistica, che ha saputo interessarci con cenni storici ed artistici e qualche aneddoto. Le visite guidate vengono riproposte a domeniche alterne.
– Al ristorante “L’oca ciuca” è possibile degustare piatti tipici della cucina della Lomellina. Ne siamo usciti soddisfatti.
– Da visitare nei dintorni, il Colombarone della Sforzesca e il Parco del Ticino.

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