Due giorni a Verona
Meriterebbe più tempo questa città, nella quale torno sempre volentieri, ma in due giorni si possono già vedere molti aspetti del centro storico.
Meriterebbe più tempo questa città, nella quale torno sempre volentieri, ma in due giorni si possono già vedere molti aspetti del centro storico.
Che dire della mostra di Botero a Verona? Mi ha stupita. Non ci sarei andata apposta, se non fosse perché a Verona mi ci sono trovata.
Alla fine del giardino di casa mia, verso il bosco, c’è una siepe di bambù. La neve caduta qualche giorno fa ne ha incurvati alcuni fusti.
Molto si è scritto su Boldini, nato a Ferrara nel 1842. Nella mostra viene ricostruito il percorso artistico del pittore, dal primo periodo del soggiorno a Firenze che lo vede accomunato ai macchiaioli.
Ci sono tornata, con poco tempo a disposizione, per visitare la mostra di Sgarbi e ne ho approfittato per fare due passi in centro.
La mostra comprende oltre 120 capolavori raccolti da Vittorio Sgarbi e dalla madre, Rina Cavallini, alla quale è dedicata. Si tratta di opere realizzate dal Quattrocento alla fine dell’Ottocento, acquistate nelle aste di tutto il mondo.
Ritorna ogni anno come una piacevole consuetudine il presepe gigante nato nella frazione Marchetto, ma allestito ormai da alcuni anni nel centro storico di Mosso Santa Maria.
È bello far riscoprire ai bambini il piacere di ricamare. Non è un’attività così difficile come potrebbe sembrare, purché si scelga una tecnica semplice.
La mostra “Van Gogh alive” sta continuando il suo percorso in Italia. Dopo l’esposizione a Firenze (2015), a Torino (2016), a Roma (2016) e a Bologna (2017), è arrivata a Verona, dove resterà aperta fino al 28 gennaio 2018.