Panorami sul Lago Maggiore

Anche questa spoglia stagione invernale, con poco sole e un po’ di nebbia, sa regalarci luci e colori avvolgenti.  Una passeggiata non troppo impegnativa parte da Baveno, sulla sponda occidentale del Lago Maggiore e sale fino al Monte Camoscio, costeggiando le cave di granito rosa e percorrendo in parte il sentiero dei “picasass”, gli artigiani che con grande fatica toglievano alla montagna le pregiate pietre e ne facevano lastre per la costruzione di grandi opere, tra cui il Duomo di Milano.

Per me, che non sono un’esperta escursionista, affrontare questa camminata alle porte dell’inverno significa fare il conto con il freddo alla partenza e durante le soste e il sudore della faticosa salita, con le foglie cadute che nascondono le insidie del sentiero. Come sempre avviene, durante il percorso finisco per chiedermi “Ma chi me l’ha fatto fare?”, per poi essere pienamente soddisfatta quando la meta viene raggiunta e lo sguardo può spaziare, senza più ostacoli, verso ampi orizzonti.
E’ in questo momento che apprezzo in pieno lo sforzo, ripagata da quello che posso ammirare. Il Lago Maggiore, di origine glaciale, riempie con le sue acque le vallate tra le cime che emergono velate dalla nebbiolina, mentre le tre isole, l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori vicine e l’Isola Madre più lontana, sembrano galleggiare sull’acqua. Il tutto è incantevole, anche se il sole fa i capricci e si nasconde.

Qui, più vicino a me, dove già inizia la discesa, le betulle dalla corteccia bianca e dai rami ormai spogli, apparentemente fragili tanto sono sottili, creano un’elegante cornice al panorama.
Non vorrei scendere, ma il tempo passa e il freddo diventa più pungente, è meglio avviarsi.

L’escursione è stata ideata e programmata dall’associazione “Quota 300” di Cossato e si è svolta il 2 dicembre. Si percorre in circa quattro ore più eventuali pause. Grazie per la bella gita e la compagnia piacevole!

2 commenti

  1. Ma che brava e che belle parole hai reso ancora più speciale il ricordo di questa bella gita. Grazie.

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